Il Festival

Con un cartellone di oltre 100 eventi, la programmazione 2024 di Entroterre Festival – con la direzione artistica di Luca Damiani – inizia il 4 luglio e prosegue fino al 31 agosto, estendendo il suo raggio di azione a tre regioni: l’Emilia-Romagna, dalla provincia di Piacenza, passando per la Città Metropolitana di Bologna, e per le province di Reggio Emilia, con la riapertura dell’Arena Bosco dell’Impero di Canossa, Modena, Forlì Cesena, Ferrara fino – per la prima volta – ai comuni della Valle del Savio; la Toscana, in cui sono raggiunte quest’anno le province di Grosseto, Siena, Lucca; infine il Lazio, grazie alla co-progettazione realizzata con sei comuni della Città Metropolitana di Roma.


In Emilia-Romagna

Vecchie conoscenze e nuove entrate, nella rosa di collaborazioni emiliano-romagnole di Entroterre.

In primis, la relazione con il Comune di Bertinoro si rinnova con una programmazione ricca di concerti di grandi nomi dal mondo della musica pop, cantautorale, jazz, folk e indie, ma anche rinomati artisti dell’universo musicale classico, barocco, antico, trasformando nei mesi estivi il comune “balcone d’Italia” in una vera e propria mecca per gli amanti della musica.

Tra le partnership attive nella Città Metropolitana di Bologna, quella con i 300 Scalini e il Teatro dei Mignoli, in una serie di serate nell’iconico parco dove la musica jazz e folkloristica si alterna alle suggestioni (e importanti riflessioni) del teatro.
La collaborazione con il Comune di Budrio, inaugurata con il Festival Internazionale dell’Ocarina, si mostra quanto mai fruttuosa, con l’inserimento di alcuni eventi all’interno di BudriONFest: un rapporto reso ancor più speciale dalla new entry Creative Hub Bologna, stimolante ecosistema di collaborazione multidisciplinare al servizio della nuova creatività.

Si torna anche nel Comune di Canossa con il Festival dei Borghi di Canossa, nella provincia di Forlì-Cesena con il  Festival di Musica Popolare di Forlimpopoli, storico appuntamento con la musica folk di tutto il mondo, a Zocca, nel rinnovato Teatro il Blasco e nella provincia di Piacenza all’Appennino Festival.

La Valle del Savio si popola nuovamente di artisti di notorietà nazionale, grazie alla collaborazione con ‘Savio Trail – trekking, cultura, natura e gastronomia’, promossa dall’Unione dei Comuni Valle Savio. Tale territorio, dal Monte Fumaiolo nel Comune di Verghereto, ai confini con la Toscana, fino a Cesena, torna ad essere un grande palcoscenico di musicisti e artisti, con degustazioni di prodotti tipici che accompagnano i visitatori alla scoperta delle eccellenze paesaggistiche ed enogastronomiche. 

In ultimo, ma non meno rilevante, si entra nel parmense con il Festival ValcenoArte, in collaborazione con l’Associazione Utinam e la direzione artistica del Trio Amadei, in un caleidoscopio di appuntamenti di arte e musica classica, jazz, popolare, che metterà in dialogo artisti internazionali e locali con gli scenari naturali e storici della Valceno.


In Toscana

La principale new entry di quest’anno in Toscana è la partnership con Fondazione San Galgano e il Comune di Chiusdino, con cui Entroterre realizza tre eventi nella magica cornice della basilica scoperchiata di San Galgano: l’Orchestra della Toscana e l’attrice Lucia Mascino alternano e intrecciano poesia e musica in un omaggio alle “Stagioni” vivaldiane che compiono quest’anno 300 anni di vita, il concerto esplosivo e frizzante di Alex Britti con la sua inconfondibile chitarra e i Virtuosi italiani con il loro verbo vivaldiano.

Inoltre, a Grosseto, la nuova collaborazione con LUCI nel Parco, APS che promuove un progetto di innovazione e investimento di forte impatto sociale, combinando la nobilitazione data dal lavoro nella bio-osteria “LUCI nel Parco” e la forza integrativa e inclusiva della musica.
I quattro appuntamenti in cartellone esplorano tanto la musica dei grandi cantautori italiani, i classici soul e funky quanto la magia internazionale delle sonorità ispaniche e del rock progressivo.

Infine, nella provincia di Lucca, in collaborazione con MuDiC di San Cassiano di Controne a Bagni di Lucca, gli eventi di Incontrando Arte, quest’anno intitolato Vissi d’Arte, in onore di Giacomo Puccini.
Tra gli appuntamenti, il racconto della musica del grande Ennio Morricone a opera dello scrittore Alessandro De Rosa e il duo Fausto Beccalossi e Claudio Farinone, seguiti da recital organo-viola, omaggi alle voci femminili del jazz e a una nuova produzione delle Quattro Stagioni di Vivaldi in collaborazione con il festival Virtuoso e Belcanto e il Conservatorio Luigi Boccherini.
Vissi d’Arte è anche occasione di visitare il Museo del Cavaliere, che contiene un capolavoro unico di Jacopo della Quercia e la Chiesa di San Cassiano, uno dei più rilevanti esempi d’architettura sacra d’epoca romanica in Toscana.


In Lazio

Grazie alla coprogettazione realizzata con i Comuni di Trevignano Romano, Manziana, Anguillara Sabazia, Bracciano, Canale Monterano, l’estate sul Lago di Bracciano si colora di musica internazionale, teatro e il meglio dell’arte circense.

Tra questi, nel comune di Anguillara, il Balletto Civile riesuma l’opera perduta di Pier Paolo Pasolini, Il Padre Selvaggio e il collettivo Spazio A, accompagnati dai musicisti de LaCorelli, racconta una favola moderna sulla paura e l’amore dal titolo Il granchio e l’onda.

Tra gli eventi ospitati a Bracciano, Sogno di una notte di mezza estate_studio della compagnia Twain physical dance theatre, liberamente tratto dall’omonima opera Shakespeariana e l’esibizione della Philadelphia Jazz, big band composta dai migliori musicisti jazz delle scuole superiori e dei college di Philadelphia e New Jersey.

A Trevignano Romano è invece la Utrecht Student Big Band a portare i ritmi incalzanti e travolgenti di 20 talentuosi studenti delle migliori università e scuole superiori di Utrecht. Sempre a Trevignano, Alessandro d’Alessandro, tra le più rilevanti espressioni della nuova leva musicale italiana, esplora il mondo del crossover, attraverso l’incontro tra l’organetto e la musica elettronica.

Nel Comune di Manziana, infine, Fantafolk, le launeddas di Andrea Pisu e l’organetto di Vanni Masala in un’originale re-invenzione dei brani della tradizione.


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