Nel 1929 lo scrittore ungherese Frigyes Karinthy ha immaginato una teoria secondo la quale si può unire chiunque con chiunque altro su questo pianeta con una catena al massimo di sei conoscenze.
Sei Gradi è diventato uno spettacolo teatrale del 1990, un film, 6 gradi di separazione di Fred Schepisi del 1993 e un programma di Radio3 Rai a cura di Luca Damiani in cui attraverso una serie di legami e di punti in comune si fanno dialogare musiche e musicisti lontani nel tempo, nello spazio e nei generi.
In Entroterre Festival, Sei Gradi diventa un format live di dialogo – delle interviste travestite da concerto – con musicisti e il loro repertorio, sia originale che non, scandito da sette legami. Luca Damiani, direttore artistico del Festival, conduce le interviste.

Posto in piedi. Si consiglia di portare un plaid o uno stuoino.

Dopo lo spettacolo, ci sarà la possibilità di gustare i prodotti del territorio in una cena-degustazione al Circolo La Miniera.
Prenotazione obbligatoria chiamando il numero 347 411 1567.

Partner

Il Parco Naturale Miniere di Formignano è un geosito di rilevanza regionale dell’Emilia-Romagna.

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Alessandro Florio Trio ft Laura Taglialatela

Alessandro Florio Chitarra
Laura Taglialatela Voce
Alessio Bruno Contrabbasso
Adam Pache Batteria


L’evento

Un quartetto internazionale di impronta jazzistica per un evento d’eccezione, guidato da Alessandro Florio e Laura Taglialatela.

La vocalist, una delle più belle voci del nostro Paese ma ormai da anni trapiantata prima a New York e poi a Los Angeles e Florio, chitarrista di punta nel panorama jazzistico italiano e non, si avventureranno in un repertorio di brani originali e standards tratti del grande repertorio di Broadway.

Reduci da Back to the Blue Coast (AlfaMusic/Egea 2020) e dal singolo scritto a quattro mani Streets of Naples i due saranno alla guida di un quartetto dal respiro internazionale completato dalla trascinante ritmica composta da Alessio Bruno, anch’egli rientrato da pochissimo in Italia, al contrabbasso e l’australiano Adam Pache alla batteria.

Back to the Blue Coast non è soltanto il titolo del disco che Florio dedica alla sua terra, la Costiera Amalfitana, ma anche una frase che racchiude in qualche modo la storia di tutti i componenti del quartetto. Tutti e quattro tuttora molto attivi, non solo in ambito nazionale ma anche internazionale, chi per un motivo chi per un altro verso “casa”.

Fatta eccezione per la vocalist, solo di passaggio in Italia, Adam Pache rappresenta un caso a sè: lui, australiano, dopo anni vissuti a New York ha trovato la sua “casa” naturale in Italia, adottando come base il nostro Paese.

Un tema legato al ritorno, alle partenze, alle emigrazioni, sempre di attualità soprattutto in questi periodi, che con sè portano tanti problemi ma che talvolta partoriscono tanta bellezza: il Jazz, musica di confine nata in America dall’incontro di popoli diversi ne è sicuramente l’emblema.

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L’evento

L’Entroterre Festival 2024 riunisce ancora una volta personalità eccezionali dai percorsi distinti nei bellissimi Giardini della Rocca di Bertinoro.

Bandabardò può dirsi a buon diritto una delle live band più vitali in Italia. I suoi concerti sono feste straripanti d’affetto: il pubblico vi partecipa numerosissimo, cantando infaticabile ogni canzone, duettando continuamente con gli artisti sul palco, in uno scambio d’intesa che non smette mai di sorprendere. Un affetto che si traduce in grandi numeri non solo ai live: tredici album pubblicati (inclusi dischi dal vivo, progetti speciali e pubblicazioni estere), un DVD, un’autobiografia ufficiale e, in occasione dei 25 anni di carriera, una nuova versione di Beppeanna – “Se mi Rilasso Collasso” – cantata e suonata con Stefano Bollani, Caparezza, Carmen Consoli, Max Gazzè e Daniele Silvestri. Così negli anni anche la cartina geografica bardozziana si è estesa a macchia d’olio con le lunghe tournée che toccano anche Francia, Germania, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Polonia, Slovenia e persino Chiapas e Canada.

Stefano Bellotti, in arte Cisco, è stata la voce storica della band Modena City Ramblers dal 1992 fino al 2005, con loro ha realizzato otto album collezionando più di mille date in Italia e in Europa oltre ad aver fondato un genere che oggi tutti conosciamo come combat folk. Ha in seguito intrapreso il suo percorso da solista che lo vede alle prese con un cantautorato d’ispirazione folk-rock tra produzioni internazionali, teatro e letteratura. Anche la sua carriera da solista è caratterizzata da un numero elevatissimo di live, e l’eterogeneità della sua produzione lo ha portato anche a essere protagonista di tour teatrali e presentazioni di libri. Tante sono anche le collaborazioni, alcune tra le quali Casa del vento, Ginevra Di Marco, Bandabardò, le Mondine di Novi, i Nomadi, Giulio Cavalli e il “The Liberation Project” ideato da Dan Chiorboli insieme a Phil Manzanera (Chitarrista dei Roxy Music).

Le strade di Bandabardò e Cisco si sono incrociate più volte, in studio di registrazione e su tantissimi palchi. Una condivisione profonda di suoni e idee che parte da lontano e nel 2022 approda a “Non fa paura”, un disco di inediti a più mani, e un tour insieme.

Aprono il concerto i Khorakhanè.

FAQ

I parcheggi sono consultabili in questa pagina.

E’ disponibile il servizio navetta gratuito per gli eventi nel centro storico.
Info e orari in questa pagina.

Certamente, compila il modulo a questo link per ottenere assistenza.

I portatori di handicap hanno diritto all’ingresso ridotto, l’eventuale accompagnatore entra gratuitamente.


ORCHESTRA DEL BARACCANO

direttore Giambattista Giocoli
Gabriele Bellu Violino
Filippo Mazzoli Flauto
Davide Braco Clarinetto basso
Alice Caradente Arpa
Chiara Cattani Clavicembalo
Raffaele Damen Fisarmonica
Luca Piazzi Tromba
Gianluigi Paganelli Basso tuba


L’evento

Le Antiche Arie e Danze per Liuto sono una raccolta di libere trascrizioni da brani per liuto del XVI e XVII secolo, realizzate da Ottorino Respighi e organizzate in tre suites per diversi organici orchestrali.
Nel 1917 Respighi realizzò la Prima suite, nel 1923 la Seconda Suite, nel 1931 la Terza Suite.
La moglie Elsa le raccolse e le riordinò tutte nel 1937.

Nell’arrangiamento originale dell’Orchestra del Baraccano le otto parti reali che compongono l’ensemble cercano di riprodurre tutti i colori orchestrali pensati da Respighi, con l’intento di creare una sintesi affascinante tra il garantire la presenza di strumenti fondamentali per Respighi, come l’arpa e il clavicembalo, ed il ricercare un suono nuovo e moderno con l’inserimento di fisarmonica e basso tuba.

Programma Musicale

PRIMA SUITE
Simone Molinaro, 1599

Ballo detto “Il Conte Orlando”
Allegro moderato

Vincenzo Galilei, 155?
Gagliarda
Allegro marcato – Andantino mosso

Ignoto, fine sec. XVI
Villanella
Andante cantabile

Ignoto, fine sec. XVI
Passo mezzo e Mascherada
Allegro vivo – Vivacissimo

SECONDA SUITE
Fabrizio Caroso, 1581

Laura soave, Balletto con gagliarda, saltarello e canario
Andantino – Allegro marcato – Andantino

Jean-Baptiste Besard, 1617
Danza rustica
Allegretto

Ignoto con Marin Mersenne, sec. XVII
Campanae parisienses – Aria
Andante mosso – Largo espressivo

Bernardo Gianoncelli detto Il Bernardello, 1650
Bergamasca 
Allegro

TERZA SUITE
Ignoto, fine sec. XVI

Italiana
Andantino

Jean-Baptiste Besard, sec. XVI
Arie di corte
Andante cantabile – Allegretto – Vivace – Lento con grande espressione
Allegro vivace – Vivacissimo – Andante cantabile

Ignoto, fine sec. XVI
Siciliana
Andantino

Lodovico Roncalli, 1692
Passacaglia
Maestoso – Vivace

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Nel 1929 lo scrittore ungherese Frigyes Karinthy ha immaginato una teoria secondo la quale si può unire chiunque con chiunque altro su questo pianeta con una catena al massimo di sei conoscenze.
Sei Gradi è diventato uno spettacolo teatrale del 1990, un film, 6 gradi di separazione di Fred Schepisi del 1993 e un programma di Radio3 Rai a cura di Luca Damiani in cui attraverso una serie di legami e di punti in comune si fanno dialogare musiche e musicisti lontani nel tempo, nello spazio e nei generi.
In Entroterre Festival, Sei Gradi diventa un format live di dialogo – delle interviste travestite da concerto – con musicisti e il loro repertorio, sia originale che non, scandito da sette legami. Luca Damiani, direttore artistico del Festival, conduce le interviste.

Arturo Stàlteri, romano, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio Alfredo Casella de L’Aquila. Ha studiato a Roma con Vera Gobbi Belcredi, a Parigi con Aldo Ciccolini e ha frequentato, come allievo effettivo, i corsi di perfezionamento di Vincenzo Vitale e Konstantin Bogino. 

Ha cominciato a farsi conoscere con il gruppo Pierrot Lunaire, uno dei nomi storici del rock progressivo degli anni settanta, una band che seppe mediare tra rock e classicismo, e con il quale ha registrato due album per la RCA.

Svolge una vivace attività concertistica, rivolgendo la sua attenzione, oltre alle sue composizioni, anche ad autori dell’area extra-colta. 

Il suo ultimo lavoro, DODECAGON,  dedicato all’opera di Philip Glass, è apparso per l’etichetta personale dell’artista statunitense. Attualmente, sta lavorando ad un nuovo disco, la cui pubblicazione è  prevista per la fine dell’anno.

In occasione dello spettacolo, il Bistrò La Cantera presenterà una speciale cena a tema. Il menù, un viaggio a tappe per i luoghi cari all’artista ospite Arturo Stalteri: da Roma, a Parigi, fino alla Romagna.
Orario: 20:00
Prezzo: 25€ a persona
Prenotazione obbligatoria al numero 0547 186 5945

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Marta Capponi Quartet

Marta Capponi Voce, Piano
Miriam Fornari Synths, Piano, bv
Riccardo Gola Contrabbasso e Basso Elettrico
Emiliano Caroselli Batteria e Percussioni


L’evento

SHAKING THE BLUE è il nuovo lavoro discografico della vocalist e compositrice Marta Capponi, in uscita in autunno 2024, prodotto tra l’Italia ed il Regno Unito, dove la stessa ha all’attivo una florida carriera nel panorama Jazz UK.

Il Blue in questo progetto ha molti significati. Dalla definizione in inglese “feeling blue” che descrive un senso di melanconia, alla vastità del cielo o all’ignoto dell’universo, dal colore della profondità del lago a quello delle notti insonni di una madre.

Le canzoni sono un elogio ai sentimenti, al tempo che scorre, alla vita, alle relazioni, al dolore e alla guarigione: lo stesso titolo “Shakin’ the Blue” è significativo della voglia dell’artista di scuotere il malessere e trasformarlo in opportunità di crescita personale e artistica.

Il disco è intriso di riferimenti stilistici ai quali la musicista è legata, dal jazz al cantautorato di Joni Mitchell, passando per la ricerca sonora di David Bowie e Laurie Anderson, i testi non sono mai scontati e l’equilibrio tra parola e suono alimenta l’immaginifico dell’ascoltatore che si perde nei mondi descritti da Marta.

Il risultato è uno tsunami di energia che investe e lascia senza fiato.

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Tolga During Chitarra
Enrico Pelliconi Fisarmonica
Pippi Dimonte Contrabbasso


L’evento

Liberdjango è nato nel cuore della Romagna, dove tre musicisti con radici jazzistiche si sono imbarcati in un viaggio musicale alla ricerca di melodie suggestive. Fedeli al loro nome, questo trio naviga abilmente attraverso le composizioni senza tempo di leggende come Astor Piazzolla e Django Reinhardt, omaggiando anche compositori italiani come Ennio Morricone. Queste composizioni sono state tutte meticolosamente riarrangiate per adattarsi allo stile unico del trio, e una grande parte del repertorio è scritta dai membri del trio stesso. Nelle loro performance lasciano sempre spazio all’improvvisazione, infondendo dinamicità ed espressività a ogni concerto. Il risultato è un’odissea poetica, ricca di un distintivo sapore europeo. Nonostante la loro recente formazione, Liberdjango ha già ricevuto inviti per esibirsi negli Stati Uniti, in Canada, nel Regno Unito, in Germania, in Ungheria e in Slovenia.

Entroterre Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

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Si ringrazia Fondazione Cassa di Risparmio di Cento.

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Lorenzo Vuolo Chitarra solista
Carlo Montanari Chitarra ritmica
Matteo Zucconi Contrabbasso
Tim Trevor Briscoe Clarinetto e Sax Tenore


L’evento

Il progetto HonoLulu Swing nasce nel 2010 sulla via Emilia, tra Parma e Reggio Emilia, dall’incontro di quattro musicisti provenienti da esperienze artistiche differenti ma accomunati dalla grande passione per la musica Gipsy. Il quartetto riprende, esplora e propone un repertorio fedele al mondo Manouche avendo sempre come riferimento colui che viene da sempre considerato come il massimo esponente della musica gipsy: Django Reinhardt.

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Si ringrazia Fondazione Cassa di Risparmio di Cento.

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Socal-Alongi-Buzzo Gypsy Trio

Francesco Socal Voce, sassofono, clarinetto
Paolo Alongi Chitarra classica
Andrea Buzzo Chitarra manouche


L’evento

Il Socal/Alongi/Buzzo Gypsy trio recupera le origini dello swing pre-bop e della musica di Django Reinhardt. 

Il trio è composto da Ciccio Socal, musicista versatile al clarinetto e sax, che aggiunge un tocco vocale ispirato all’early jazz, Paolo Alongi, chitarrista solista con radici nella musica classica e una passione per Django Reinhardt; e Andrea Buzzo, chitarrista ritmico e solista con il gypsy jazz nel cuore. 

Questo trio, formatosi dalla comune passione per lo swing, si è perfezionato come dancing swing band, con l’obiettivo di riscoprire questo genere musicale come veicolo per serate danzanti.

Ballerini balboa e lindy hop sono sempre graditi ospiti alle esibizioni della band, che collabora frequentemente con crew danzanti. 

Entroterre Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

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Si ringrazia Fondazione Cassa di Risparmio di Cento.

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Alessandro Di Virgilio Chitarra solista
Dario Berlucchi Chitarra ritmica
Dario Scopesi Contrabbasso


L’evento

Accordi Disaccordi è un progetto italiano molto attivo nel panorama musicale nazionale ed internazionale. Il trio, nato nel 2012, è composto da Alessandro Di Virgilio e Dario Berlucchi alle chitarre e da Dario Scopesi al contrabbasso.

La loro musica originale è un crossover capace di miscelare influenze gipsy jazz, melodie mediterranee e ritmi latini, con l’energia del rock. Il loro spettacolo alterna originali sonorità acustiche dal gusto cinematografico, storytelling e attitudini virtuosistiche, creando uno show altamente interattivo.

In dieci anni di attività hanno collezionato più di mille spettacoli tra cui: dieci edizioni di Umbria Jazz, concerti sold out al Blue Note, partecipazioni a festival internazionali come Jazz à Juan, Moscow jazz festival, JazzMi, Athens Technopolis Jazz, e diverse tournée in USA, Australia, Emirati Arabi ed in tutta Europa. In Russia il trio conquista il Guinness dei primati come “primo e più importante tour jazz su larga scala, mai organizzato in Russia” con più di 200 concerti in 80 differenti città.

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Si ringrazia Fondazione Cassa di Risparmio di Cento.

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