I Concerti della Natura e degli Affetti

05 Ago 2025 h 19:30
Chiostro degli Agostiniani, Via Umberto I, Bracciano (RM)

Con
I Virtuosi Italiani

Alberto Martini Maestro di concerto al Violino


L’evento

«La musica eccezionale è quella degli Ospedali dove le “putte” cantano come gli angeli e suonano il violino, l’organo, l’oboe, il violoncello, il fagotto; insomma non c’è strumento che le spaventi.»

L’opera di Vivaldi contribuì significativamente allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico e della tecnica del violino e dell’orchestrazione. Nonostante la grande popolarità che subito raggiunge in tutta Europa, solo una piccola parte dell’imponente produzione concertistica vivaldiana viene data alle stampe durante la sua vita. 

Fra le opere pubblicate ci sono alcune delle sue composizioni migliori: “L’Estro armonico” op.3 del 1701, che viene ammirato, studiato e trascritto da Bach, “La Stravaganza“ op. 4 del 1751 e soprattutto Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione op.9, i cui primi quattro concerti sono le celeberrime Quattro Stagioni, il più riuscito esempio di quella musica descrittiva che godette di tanto favore nel barocco.

A Venezia (e più generalmente in Italia) esisteva fra i conoscitori di musica il culto del ‘bizzarro’, del deliberatamente strano, cioè quanto «divaga, esce fuori dai limiti, o da determinati limiti, dal comune, dalla consuetudine, dal normale».

Questo tratto ricorre con maggiore frequenza nella musica vocale profana, dove la presenza di un testo letterario può fornire giustificazioni esterne per effetti ricercati, ma informa di sé anche la musica strumentale.

“La Stravaganza” op. 4 è una raccolta di dodici concerti pubblicata ad Amsterdam non si sa precisamente quando, ma certamente prima del 1715, da Estienne Roger.

Caratterizzati da una marcata unità stilistica, e da una caratteristica cui Vivaldi fa allusione nel loro titolo collettivo per l’appunto la Stravaganza, Vivaldi ricorrere a modulazioni estranee, nonché a intervalli melodici insoliti. 

In questa occasione viene proposto il Concerto n. 2 in mi minore.

Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi rappresentano, “il ciclo più noto delle composizioni vivaldiane. Sono quattro concerti ispirati ciascuno a una stagione dell’anno, e costituiscono un esempio di musica descrittiva ad altissimo livello, uno dei primissimi di cui si abbia conoscenza. Essi fanno parte dell’op. 8 (Il Cimento dell’Armoniae dell’Invenzione) e costituiscono un punto culminante nella produzione di Antonio Vivaldi. La maestria del trattamento degli archi e particolarmente del violino solista è in tutti e quattro i concerti veramente eccezionale: si può dire che questo ciclo è un’opera di grande importanza non solo per l’intrinseca bellezza musicale, ma anche per gli orizzonti nuovi – tecnici ed espressivi- che apre alla musica”.  Il fascino di questi quattro concerti è perdurato nel tempo sino a fare delle “stagioni musicali” vivaldiane le opere più eseguite al mondo.

Ad aprire il programma due brillanti Concerti per archi, Il Concerto “Alla Rustica” una delle prime composizioni di Vivaldi a essere riscoperta dalla cultura musicale italiana del Novecento ed il Concerto in Fa maggiore RV 138. 

Programma musicale

A. Vivaldi Concerto per archi e basso continuo in sol  Magg. “La Rustica” RV 151

A. Vivaldi Concerto per archi e basso continuo in Fa Magg. RV 138

A. Vivaldi Concerto in mi min. per violino, archi e basso continuo da “La Stravaganza” opera IV n. 2 RV 279

A. Vivaldi  “Le Quattro Stagioni” quattro concerti per violino, archi e basso continuo da “Il Cimento dell’Armonia e  dell’Invenzione” op.8

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