con
Ron
Marco Caronna Attore e musicista
Giuseppe Tassoni Tastiere
Una scena semplice: un tavolo, due sedie, un pianoforte. Ma è da qui che prende vita un viaggio intimo e sorprendente nella musica e nelle parole di Ron. In un’atmosfera che sa di teatro e confidenze, Marco Caronna – attore, musicista, complice sul palco – intervista Ron guidandolo tra ricordi, aneddoti e riflessioni. Ogni risposta è una storia, ogni storia diventa canzone.
Il risultato è un dialogo vivo, autentico, dove la voce e il cuore di Ron si intrecciano alla musica e i grandi successi che hanno segnato la sua carriera tornano a vibrare, incorniciati da nuovi racconti e accompagnati dal tocco elegante di Giuseppe Tassoni, al pianoforte.
Uno spettacolo da vivere, più che da ascoltare, carico delle emozioni senza tempo di un repertorio che ha fatto cantare generazioni.
Un incontro ravvicinato con l’anima di un grande protagonista della musica italiana.
Risposta lunga etc…
La tradizione dell’ospitalità prende forma in un melting pot di arti e culture, dove la musica è l’ingrediente principale. Il centro storico di Bertinoro accoglierà artisti e performance tra le sue vie e piazze, in un evento dalle otto di sera fino alle tre di mattina. Confermate le 4 main location: Piazzetta Guido del Duca, Giardini Novelli, Rocca (Bertinorumba) e Piazza della Libertà. Preparati a vivere il nostro borgo, scopri i suoi locali, i suoi sapori, i suoi vini profumati, passeggia per le sue strade e balla per le sue piazze. Concerti, spettacoli, mercatini e tanto altro ancora. Novità 2025: Cisco Live sul Balcone di Romagna.
Risposta lunga etc…
Harvestehuder Sinfonieorchester Hamburg
Massimo Taddia Direttore d’Orchestra
La prestigiosa Harvestehuder Sinfonieorchester diretta da Massimo Taddia onora questa speciale anteprima dell’Entroterre Festival con un concerto dedicato ai più grandi compositori del 18° e 19° secolo.
Mozart e Brahms si alternano in un dialogo poetico, votato ad offrire una serata indimenticabile.
Una degna anticipazione di un Festival dedicato alla Grande Musica di ogni tempo.
PROGRAMMA
W. A. Mozart, Ouverture dall’opera “Don Giovanni” KV 527
W. A. Mozart, Concerto per pianoforte ed orchestra n. 25 in do Mmaggiore KV 503
J. Brahms, Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73
Harvestehuder Sinfonieorchester
Tutto iniziò nel 1966 con un piccolo ensemble da camera per offrire agli studenti dell’Università di musica di Amburgo l’opportunità di affrontare ed affinare il repertorio musicale. Con incredibile impegno, il maestro Christof Prick creò le basi per l’attuale orchestra sinfonica giunta adesso a circa cento musicisti. All’epoca, nessuno credeva che il piccolo gruppo sarebbe un giorno diventato un ensemble sinfonico a tutti gli effetti ma trascorso già mezzo secolo di intensa produzione musicale – in oltre 170 concerti con opere di oltre 90 compositori diversi – l’orchestra si è subito distinta per qualità musicale prodotta ed efficienza organizzativa, superando presto i confini della sua città natale, Amburgo.
Tutte le stagioni concertistiche dell’orchestra si svolgono nella prestigiosa Laeiszhalle concert hall di Amburgo, una delle sale concerti più belle ed acusticamente perfette della Germania. Sin dalla sua fondazione, l’orchestra ha vissuto dell’iniziativa ed idealismo dei suoi musicisti e direttori che ne garantiscono in prima persona lo sviluppo gestionale, economico e musicale attraverso un incessante impegno e passione. Ed è questa dedizione sconfinata alla musica, questo entusiasmo nel vivere insieme i più grandi capolavori del repertorio orchestrale e operistico che rende l’atmosfera di ogni prova e di ogni concerto della Harvestehuder Sinfonieorchester un evento così speciale.
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Teatro delle Ariette
di e con Paola Berselli e Stefano Pasquini
sul testo omonimo di Catherine Zambon
Ne abbiamo fatti tanti di spettacoli nella vita di prima. L’ultimo, Trent’anni di grano, ha debuttato a Matera per la capitale europea della cultura nell’ottobre 2019, soltanto un attimo prima che si cominciasse a parlare di pandemia.
Poi i progetti in atto a marzo 2020 sono deragliati, come la vita di tutti. Si è fatto del vuoto e in questo vuoto sono apparsi dei fantasmi che hanno cominciato piano piano a prendere spessore e consistenza di materia. La stoffa dei sogni si è fatta carne e le parole, i pensieri e i sentimenti si sono coagulati in azioni e relazioni, sono diventati teatro.
Nella primavera-estate 2020 abbiamo creato e messo in scena nei campi delle Ariette E riapparvero gli animali da un testo inedito scritto durante il primo lockdown, aprile 2020, da Catherine Zambon, autrice contemporanea francese.
Ora lo riproponiamo, arricchito di contenuti autobiografici in puro stile “Ariette”, e lo presentiamo in una nuova versione adatta a sale, spazi teatrali oltre che per luoghi aperti.
E riapparvero gli animali è proiettato in un futuro distopico che assomiglia drammaticamente al nostro presente. La protagonista è una donna di settant’anni, che dopo aver attraversato l’Epoca dei Grandi Contagi e il lungo periodo di Riorganizzazione Faunistica e Sanitaria, durante il quale erano stati eliminati tutti gli animali ritenuti colpevoli di essere portatori di malattie, si trova a confrontarsi con la realtà di un mondo nuovo, moderno e crudele, indurito, buio e senza pietà.
Un mondo che il primo maggio di non si sa bene quale anno futuro si ritrova sull’orlo di una catastrofe inaudita.
Quello che ci ha colpiti di questo testo, oltre la fantascienza distopica, è soprattutto l’umanità della protagonista, la sua compassione verso tutte le manifestazioni della vita. Nelle pieghe di questo testo, proiettato nel futuro, l’autrice fa scivolare tutto il nostro presente, indecifrabile, misterioso, enigmatico. E ci sono tutte le domande che in questi mesi, oramai due anni, ci hanno accompagnato senza trovare risposte, quando non si poteva fare teatro, andare al cinema, vedere gli amici, uscire di casa, entrare in un bar… quelle domande che oggi vogliamo condividere con voi.
Entroterre Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
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EmiRo Band
Tiziana Andreoli Voce e chitarra
Barbara Baldini A più voci
Stefano Linari Fisarmonica e Organetto
Marco Cesare Chitarra
Una formazione tipicamente emiliana presenta un piccolo viaggio alla scoperta dei luoghi d’origine delle musiche, dei balli e dei canti popolari dell’Emilia-Romagna, la terra dell’arte dei suoni, il cui patrimonio musicale ha segnato e impreziosito la storia della cultura della regione. Un progetto che racconta questo territorio e la sua tradizione, tra passato e presente, attraverso le indimenticabili melodie che spaziano dalla musica folkloristica al pop-rock e che ancora invitano a ballare e sognare.
Entroterre Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
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Di e con Donatella Allegro
Sonorizzazione in live set di Stefano D’Arcangelo
Voci fuori campo di Jadel Andreetto, Jessica Mazzetti
Le testimonianze di Noella Bardolesi, Giuseppe Daini, Gianni Dal Monte, Salvatore Fais, Romeo Zazzaroni sono tratte dal documentario
“OGR-Le Officine della Memoria: storia di lavoro, amianto e lotte per la salute”.
Con la collaborazione di: Andrea Caselli, Silvano De Matteo, Giovannino Albanese, Elia Dal Maso
Dal 1908 al 2018, negli stabilimenti di via Casarini, sono state attive le Officine Grandi Riparazioni. Qui per decenni – passando attraverso due guerre mondiali, l’occupazione, la Resistenza, la ricostruzione del paese – operai e artigiani arrivati dalla città o da paesi lontani montavano e riparavano i treni. Lo facevano con le loro mani, lo facevano con maestria, lo facevano con la passione di chi nel lavoro forgiava se stesso e un paese che cambiava volto. Finché, alla fine degli anni Settanta, non si è capito che qualcosa di grave stava succedendo: un killer silenzioso colpiva tra quelle mura, nell’indifferenza di chi sapeva e non voleva dire. Quel killer si chiamava amianto ed era ovunque, non solo nelle OGR e non solo a Bologna. Ed è giunto allora il tempo di altre riparazioni: il tempo di riparare i corpi, la fabbrica, le ferite, i torti; il tempo della lotta.
Quella delle OGR di Bologna non è solo una storia del passato e non è solo una vicenda di dolore e sconfitte: è anche e soprattutto una storia di lavoratori, di mobilitazione e di determinazione per conquistare la sicurezza sul lavoro e la sicurezza ambientale, una lotta che nelle OGR raggiunge il suo culmine nel passaggio tra gli anni Settanta e gli anni Novanta del secolo scorso e che oggi non possiamo considerare sorpassata né del tutto vinta. Lo spettacolo ripercorre i passaggi fondamentali di questo luogo e di quegli anni, ne fa storia e musica, per trasmettere il testimone della memoria e per affermare con forza che il lavoro non deve più uccidere.
Altre Riparazioni ha debuttato il 5 ottobre 2022 nell’ambito della rassegna “CulturalMente per la memoria” in Bologna Estate, in collaborazione per la parte documentaria e le fonti d’archivio con AfeVA Emilia Romagna, patrocinato e finanziato dal Comune di Bologna e dalla Fondazione di Innovazione Urbana.
Entroterre Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
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Guglielmo Pagnozzi sax soprano
Filippo Cassanelli contrabbasso
Andrea Grillini batteria
Un trio legato da una particolare affinità elettiva, dove la lirica intensità del suono acustico si combina con una personalissima vena improvvisativa. Un concerto che esplora il linguaggio e il repertorio jazzistico con particolare attenzione alla musica di Charles Mingus, Thelonious Monk e John Coltrane, esprimendo una forte intensità emotiva in una forma pura ed essenziale.
Entroterre Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
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L’esplosivo Show Case, tra hip hop e rap, dell’artista torinese è in arrivo a Bologna.
Entroterre Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
Si ringrazia Fondazione Cassa di Risparmio di Cento.
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Tolga During Chitarra
Enrico Pelliconi Fisarmonica
Pippi Dimonte Contrabbasso
Liberdjango è nato nel cuore della Romagna, dove tre musicisti con radici jazzistiche si sono imbarcati in un viaggio musicale alla ricerca di melodie suggestive. Fedeli al loro nome, questo trio naviga abilmente attraverso le composizioni senza tempo di leggende come Astor Piazzolla e Django Reinhardt, omaggiando anche compositori italiani come Ennio Morricone. Queste composizioni sono state tutte meticolosamente riarrangiate per adattarsi allo stile unico del trio, e una grande parte del repertorio è scritta dai membri del trio stesso. Nelle loro performance lasciano sempre spazio all’improvvisazione, infondendo dinamicità ed espressività a ogni concerto. Il risultato è un’odissea poetica, ricca di un distintivo sapore europeo. Nonostante la loro recente formazione, Liberdjango ha già ricevuto inviti per esibirsi negli Stati Uniti, in Canada, nel Regno Unito, in Germania, in Ungheria e in Slovenia.
Entroterre Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
Si ringrazia Fondazione Cassa di Risparmio di Cento.
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Socal-Alongi-Buzzo Gypsy Trio
Francesco Socal Voce, sassofono, clarinetto
Paolo Alongi Chitarra classica
Andrea Buzzo Chitarra manouche
Il Socal/Alongi/Buzzo Gypsy trio recupera le origini dello swing pre-bop e della musica di Django Reinhardt.
Il trio è composto da Ciccio Socal, musicista versatile al clarinetto e sax, che aggiunge un tocco vocale ispirato all’early jazz, Paolo Alongi, chitarrista solista con radici nella musica classica e una passione per Django Reinhardt; e Andrea Buzzo, chitarrista ritmico e solista con il gypsy jazz nel cuore.
Questo trio, formatosi dalla comune passione per lo swing, si è perfezionato come dancing swing band, con l’obiettivo di riscoprire questo genere musicale come veicolo per serate danzanti.
Ballerini balboa e lindy hop sono sempre graditi ospiti alle esibizioni della band, che collabora frequentemente con crew danzanti.
Entroterre Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
Si ringrazia Fondazione Cassa di Risparmio di Cento.
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