Nel 1929 lo scrittore ungherese Frigyes Karinthy ha immaginato una teoria secondo la quale si può unire chiunque con chiunque altro su questo pianeta con una catena al massimo di sei conoscenze.
Sei Gradi è diventato uno spettacolo teatrale del 1990, un film, 6 gradi di separazione di Fred Schepisi del 1993 e un programma di Radio3 Rai a cura di Luca Damiani in cui attraverso una serie di legami e di punti in comune si fanno dialogare musiche e musicisti lontani nel tempo, nello spazio e nei generi.
In Entroterre Festival, Sei Gradi diventa un format live di dialogo – delle interviste travestite da concerto – con musicisti e il loro repertorio, sia originale che non, scandito da sette legami. Luca Damiani, direttore artistico del Festival, conduce le interviste.
In occasione del Festival Maccaferri della Chitarra Centopievese, si continua con Roberto Taufic: una vita vissuta tra il Brasile e l’Italia, accompagnata dall’inconfondibile sound jazz.
Entroterre Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
Si ringrazia Fondazione Cassa di Risparmio di Cento.
Risposta lunga etc…
Martina Spertino Voce
Dj Nicholas Salvador
Amedeo Fresia Launchpad e Synth
Un albero antico che resiste nella tempesta di neve e sotto il quale trovi riparo. Ritmi antichi in cui tornare al centro, a quel tempo in cui forse è tempo di ritornare.
Spinta da un profondo desiderio di parlare alla propria generazione, Martina trova nella musica elettronica il mezzo per comunicare tematiche attuali e delicate, nei ritmi techno canale per farle risuonare forti e decise. Temi delicati, ritmi serrati.
Il marmo, con la sua purezza angelica e la sua essenza fredda e magica, diventa un tema centrale comprendere la dualità di Martina: materiale associato alla bellezza, utilizzato per creare opere d’arte e maestose cattedrali, ma presente anche in luoghi oscuri come chiese e cimiteri.
L’essenza del nome scelto da Martina risiede nel contrasto intrinseco tra bellezza e leggerezza, forza e consistenza. Questa dualità è profondamente intrecciata con il materiale stesso e con i diversi modi in cui l’umanità lo ha utilizzato nel corso dei secoli. È all’interno di questo contrasto che Martina e i suoi collaboratori hanno composto, creato e comunicato la loro musica combinando i ritmi duri della techno con le dolci melodie del pop, con l’obiettivo di evocare emozioni che risuonassero forte e che rimanessero impresse con decisione nella mente di chi ascolta e balla.
Entroterre Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
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Xenia Pappa Voce
Max Costa Chitarra
Michele Zappoli Basso
Lorenzo Cappelletti Batteria
Una narrazione, non solo autobiografica, è ciò che il progetto pop/rock Late Bloom promette di portare in scena.
Il nome è ispirato da due elementi: il mese di novembre (in cui Xenia è nata), il cui fiore caratteristico, il crisantemo, è a fioritura tardiva; il fatto che Xenia stessa è considerata una “late bloomer”.
È diventata una cantante professionista più tardi nella vita: dopo un primo percorso professionale in ingegneria ambientale, ha iniziato gli studi universitari in canto e scrittura solo dopo essere diventata madre.
Le canzoni sono arrabbiate, amare e dispiaciute, avvolte in melodie melanconiche ed esplosive. Un tentativo di rompere gli schemi e di vivere la vita come ha sempre desiderato ed essere libera da ogni pregiudizio ed etichetta.Un progetto, Late Bloom, che aspira ad essere la voce delle madri che hanno abbandonato i propri sogni, dedicato alle donne che sono state domate e plasmate dagli altri.
Entroterre Festival fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
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