con
Giangiacomo Rosso Jazz Manouche Quartet
Giangiacomo Rosso Chitarra Solista
Manuel Baudino Chitarra Ritmica
Antonio Angelino Violino
Veronica Perego Contrabbasso
Tutto ebbe inizio dal fuoco di una roulotte. Un incendio, verso la fine degli anni ’20, che, invece di uccidere un giovane suonatore di banjo, gli consegnò diverse ustioni ed una nuova via per fare musica. Un dramma familiare, che portò Jean Reinhardt dalle ceneri di un campo rom ai grandi palcoscenici internazionali. Jean, da tutti conosciuto come “Django”, uscì da quell’inferno senza l’uso di una gamba, quella destra, e di due dita della mano sinitra. Sfidando il grave rischio di cancrena, decise di unire insieme il mignolo e l’anulare, formando così una sorta di improvvisato capotasto mobile.
Da lì in poi, la vita di questo chitarrista belga è storia. Grande esponente del jazz, introdusse nei canoni tradizionali le ritmate innovazioni proprie della musica gitana, dando vita, di fatto, al Jazz Manouche.
Questa la passione comune da cui è nato il Giangiacomo Rosso Jazz Manouche Quartet.
Quattro giovani musicisti, tutti provenienti da esperienze musicali diverse si incontrano con l’intento di intraprendere un percorso innovativo sulle orme dei loro maestri. Il loro repertorio include brani che partono dalla tradizione Manouche per arrivare fino alle più recenti evoluzioni, facendoci respirare un’atmosfera da anni trenta contagiata da elementi moderni, vividi, nuovi.
Nonostante i Cento e Pieve di Cento siano divisi da un confine provinciale e dal corso del fiume Reno, questi due comuni emiliani rimangono profondamente legati da una storia e una forte identità condivisa. Sono, in pratica, due anime dello stesso territorio, indissolubilmente connesse.
Il legame artistico tra Pieve di Cento e Cento è profondo e si sviluppa su più fronti.
Il fulcro di questa connessione è il Guercino, pittore barocco nato a Cento, le cui opere si trovano in entrambe le località. A rafforzare il legame c’è anche la Scuola di Artigianato Artistico del Centopievese a Pieve di Cento, che mantiene viva la tradizione della liuteria e di altri mestieri artigianali, ulteriormente arricchita dall’influenza di maestri come Luigi Mozzani (1869-1943), celebre chitarrista e liutaio, e soprattutto Mario Maccaferri (1900-1993), nato a Cento, innovatore delle chitarre acustiche e figura chiave celebrata dalla Scuola.
Scopri i maggiori punti di interesse del territorio su questa mappa.
Fondazione Entroterre promuove la cultura come strumento di valorizzazione del territorio, creando percorsi di intrattenimento culturale unici che accostano l’amore per l’arte, la storia, il paesaggio, la gastronomia locale – in una parola, le eccellenze del nostro territorio – alla dimensione della performance dal vivo. Perché gli eventi di Entroterre non sono solo concerti, ma esperienze arricchenti, che uniscono.
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